Junji Itō: il maestro dell'horror.
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Sei un amante dell’horror?
Allora non puoi perderti le opere di questo autore!
Junji Itō (伊藤潤二) è un fumettista giapponese, conosciuto per i suoi manga horror ed è considerato uno dei più importanti autori del genere.
Alcune delle sue opere più importanti sono Tomie, Uzumaki e Gyo - Odore di morte.
Il mangaka nasce il 31 luglio 1963 e rimane affascinato dal mondo dell'horror sin da piccolo. Si laureò in odontoiatria, ma iniziò a scrivere e disegnare manga come hobby.
A fine anni Ottanta propone una storia alla rivista Nemuki’s Halloween Monthly: Tomie, con il quale vince una menzione d'onore al Premio Kazuo Umezu e dando così inizio alla sua carriera.
Le opere di Junji Ito fanno parte del genere body horror, tipo specifico di horror che si focalizza sulla trasformazione e la mutazione del corpo.
Le sue opere sono costellate di arti ritorti, persone che si trasformano in ibridi animali e volti perforati da spirali.
Ciò che accomuna i lavori di Ito è la sensazione di shock che pervade il lettore: i disegni dettagliati riproducono con minuzia il decadimento e l’orrore a cui vanno incontro i personaggi.
Le tematiche preferite dal mangaka sono la perdita dell’umanità, l’insensatezza della vita, la presenza di entità soprannaturali senza volto, avvicinando le opere del mangaka a quelle di H. P. Lovecraft.
Junji Ito ama trasportare oggetti o esseri spaventosi in luoghi nei quali i protagonisti si sentono al sicuro e i suoi protagonisti iniziano sempre come normalissimi umani. Col passare del tempo, però, si lasciano sopraffare dal soprannaturale, che li porta verso la pazzia.
Il risultato è una progressiva disumanizzazione, sia fisica, attraverso la trasformazione del corpo che mentale, attraverso la perdita della ragione e della capacità di essere sé stessi, una delle paure più profonde dell’essere umano.
L'universo che rappresenta è crudele; i suoi personaggi sono vittime di un ordine naturale sconosciuto e incomprensibile. Di fronte agli eventi soprannaturali la società si frantuma, lasciando al suo posto l'inevitabilità della morte. Queste entità soprannaturali, sprovviste di corpo, muovono gli eventi del mondo narrativo senza che nessuno possa interferire. Il loro operato, così come la loro stessa esistenza, vanno oltre la comprensione umana. I personaggi non hanno quindi gli strumenti per contrastare una minaccia decisamente più grande di loro, scivolando verso la pazzia. A differenza dell’horror classico, i lavori di Ito sono sempre caratterizzati dall’inevitabilità della sconfitta, unico esito possibile in presenza di forze soprannaturali.
Le sue opere restituiscono una pessima immagine dell’umanità, sempre pronta ad approfittare delle debolezze altrui per il proprio guadagno. Solo quando la situazione diventa irreversibile i personaggi si accorgono della propria insignificanza, e a volte nemmeno allora. La meschinità dell’essere umano sembra quasi avere le stesse caratteristiche delle entità soprannaturali: inarrestabile e destinata a causare distruzione.
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