APPROFONDIMENTO - COLLEZIONE WARRIORS VS ANIMALS

APPROFONDIMENTO - COLLEZIONE WARRIORS VS ANIMALS

Dopo il primo articolo di questa serie, che potete trovare qui, proseguiamo il nostro studio delle grafiche passando alla collezione Warrios vs Animals. Questa collezione è composta da cinque soggetti, tutti ripresi da stampe antiche che raccontavano leggende relative a valorosi guerrieri che si sono ritrovati a combattere contro animali giganti 

Attenzione a non chiamarli samurai: non tutti loro, infatti, sono samurai. 

 

SAITO MUSASHIBOU BENKEI vs KOI 
西塔 武蔵坊 弁慶 x 鯉   

Vedendo questa nostra grafica molti potrebbero pensare che quello ritratto sia Kintaro, il prodigioso bambino che afferrò a mani nude una carpa. Non è però così, esiste infatti un’altra famossisima leggenda che ha come protagonista un altrettanto famoso combattente. 

Si tratta di Benkei, il monaco guerriero (shouei 僧兵) che visse durante il periodo Heian e che per gran parte della vita affiancò il samurai Minamoto no Yoshitsune, dopo che lo stesso gli aveva inflitto la sua prima sconfitta della vita. 

Quello ritratto è però un episodio che risale a quando in molti lo chiamavano ancora Oniwakamaru (鬼若丸: 鬼 oni=demone, waka=giovane, maru=suffisso per nomi tradizionali maschili): il soprannome che gli era stato dato da bambino per via dell’aspetto demoniaco e di alcune leggende sulla sua nascita. 

Il combattimento avvenne ai piedi di una cascata, il fiume era infatti diventato pressoché inavvicinabile a causa dell’enorme carpa che vi si era stabilita e che mangiava chiunque si avvicinasse. Benkei riuscì a sconfiggere anche questo animale mostruoso, ma l’epilogo è a dir poco tragico: una volta sventrato l’enorme pesce ci trovò all’interno il corpo della madre, che era sparita tempo prima dopo esser caduta nel fiume.

 

ARIOU MARU vs OODAKO 
有王丸 x 大蛸 

Nell’Heike Monogatari, uno dei romanzi epici più famosi della storia giapponese, è raccontato quest’episodio che ha come protagonista Ariou Maru. La storia di Ariou è legata a quella di Shunkan (俊寛), il monaco a capo del tempio buddista Ninna e fedele all’Imperatore.  

Shunkan aveva partecipato all’organizzazione della famosa congiura di Shishigatani contro il samurai Taira no Kiyomori che aveva ormai in mano gran parte del potere, a discapito dell’Imperatore. Venne per questo esiliato nell'isola Kikai (喜界島), insieme ad altri tre compagni: uno di questi venne giustiziato poco dopo e due liberati lo stesso anno, nel tentativo di alleviare la cattiva sorte che colpiva la famiglia Taira. Shunkan era ormai rimasto solo su quell’isola e Ariou, anche lui monaco e proveniente dal suo stesso tempio, venne mandato due anni dopo a salvarlo 

Come se raggiungere un’isola così lontana dalla terraferma non fosse sufficientemente pericoloso, mentre Ariou si trovava sulla costa pronto a partire, venne attaccato da un polpo gigante. Nonostante la grande difficoltà data dalle dimensioni della bestia, Ario riuscì ugualmente a trionfare e a raggiungere Shunkan.  

L’epilogo è, ancora una volta, tragico, dato che Shunkan rifiutò di essere salvato e decise invece di lasciarsi morire di stenti. Ariou riuscì a riportare a casa soltanto le ceneri del maestro. 

 

KASHIWADE NO HANOSHI vs TORA 
膳臣巴提便 x 虎 

Kashiwade no Hanoshi è stato incluso tra gli 800 eroi del Giappone. Nacque a metà del VI secolo in una famiglia guerriera molto importante e fu l’imperatore Kinmei (欽明天皇) a mandarlo in missione in Corea del sud, in quello che allora era il regno di Baekje. Lui partì portando con sé anche la moglie e la loro unica figlia 

Baekje ha diversi chilometri di spiaggia ed è proprio su una di queste che una sera Kashiwade e la sua famiglia decidono di passare il tempo in un momento di svago. Sfortuna vuole, però, che proprio in un attimo di distrazione la figlia sparì nel nulla 

Durante la notte nevicò copiosamente e la mattina Kashiwade trovò nella neve delle impronte di una tigre. Prese la sua spada, si mise l’armatura e le seguì fino a scoprire che si trattava proprio dell’animale che aveva portato via la bambina, per poi sbranarla. 

Si racconta che a quel punto, accecato dalla rabbia, Kashiwade uccise la tigre afferrandole la lingua con la mano sinistra e colpendola più volte con la destra. La scuoiò e tornò vittorioso dalla moglie. Certo, la figlia ormai non era più con loro, ma almeno si era assicurato la sua vendetta. 

 

RYUUOU MARU vs RYUU 
龍王丸 x  

Questa è senza dubbio la più recente tra le opere che abbiamo preso a riferimento per la collezione. È infatti risalente alla metà del 1800 ed è stata fatta da Utagawa Yoshitsuya, un discepolo del più famoso Utagawa Kuniyoshi. 

Sono pochissime le informazioni che si possono reperire in merito, ma sembra che il protagonista di questa stampa sia il mago Ryuuou Maru, conosciuto per essere anche un famoso lottatore di sumo. 

La posizione in cui tiene le mani è chiamata youjutsu (妖術) ed è quella che serve per lanciare incantesimi che gli permettono di sparire e ricomparire a suo piacimento, nonché di evocare creature fantastiche per spaventare i nemici. 

Non si sa se il drago che gli sta intorno sia una delle creature evocate da lui oppure un nemico da sconfiggere. 

 

MIYAMOTO MUSASHI vs KOUMORI 
宮本武藏 x 蝙蝠 

Miyamoto Musashi è uno dei personaggi più famosi di tutta la storia del Giappone, era un fortissimo combattente, ma anche un colto letterato e un abile artista. Ad oggi ci rimangono i suoi libri e la scuola di spada da lui fondata, oltre che un modello di tsuba (la guardia delle katana), che si dice abbia inventato lui, che porta il suo nome. 

Compare in molte opere di finzione come anime e manga, videogiochi e romanzi, tra cui Fate, Lamù, Ranma ½, Baki, nonché Vagabond e Onimusha di cui ha ispirato i protagonisti.  

Sappiamo che a 16 anni partecipò alla famosa battaglia di Sekigahara schierandosi con l’esercitò che poi risultò perdente. Riuscì a fuggire all’inseguimento dei nemici e fu proprio in seguito a quella sconfitta che Musashi iniziò a vagare per il Giappone diventando un vero e proprio rounin (浪人: persona che vaga), un samurai senza padrone. 

Fu durante questo periodo che una notte, nelle foreste della provincia di Tamba (丹波国), corrispondente all'odierna prefettura di Hyougo, venne attaccato da un nobosuma (野衾), un demone leggendario solitamente descritto come un enorme e mostruoso scoiattolo volante, qui rappresentato come un pipistrello. Grazie alle sue abilità non ebbe difficoltà a sconfiggerlo e proseguì con i suoi viaggi per molti altri anni. 

 

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